martedì 19 luglio 2011

sos CASA

sono a casa? quale casa?
in realtà nella nostra nuova casa non ci possiamo ancora stare ;_;
e non è solo per la questione dei mobili che non ci sono!!
problema per il quale avevo proposto di portare due quattro brande e dormire su quelle.
che problema c'è?!
e neanche per il fatto che non c'è la cucina!
che vuoi che sia? tanto mangeremo dai nonni. e a colazione? bè sì la colazione, orari diversi, il bambino che magari si sveglia prestissimo e c'è da preparargli il biberon... ok, trovato! ci portiamo su un piccolo frigo portatile, un microonde per scaldare il latte e l'Alicia per il caffè (non abbiamo ancora il gas).
e per la doccia? (niente acqua calda) ehm, ci laviamo nel bagno dei nonni ad orari decenti...
e per i balconi e le scale che NON hanno ringhiere, è pericoloso per i bambini!
basterà tenere le porte chiuse e stare moooolto attenti. si può fare!
e poi non ci sono nemmeno le zanzariere non potremo aprire le finestre e fa caldo!
bè tanto non le avremmo aperte comunque per via dei bambini. no problem.

che dite secondo voi sono pazza?

tanto lo diventerò comunque se restiamo ancora tutti e quattro con tutte le nostre valigie e borse e pacchi in una stanza!

AIUTO!

venerdì 15 luglio 2011

prima di andar via

volevo salutare uno a uno tutti i fiori del mio giardino, abbracciare i sette alberelli di ulivo e l'abete che oserei dire perfetto; ancora me lo ricordo quando al vicino di casa gliene regalarono due e il più piccolo e spennato l'aveva dato a noi. Bè lo spelacchiato e semirinsecchito è rigogliosamente verde, alto maestoso e con la puzza sotto al naso. E se lo può pure permettere.
In realtà non ce la faccio a salutare le MIE cose, tutto cio che ci è appartenuto e che ci ha visti crescere come famiglia. Io mi affeziono alle cose. Anche al pavimento che ha sostenuto i primi passi dei cuccioli.
Mi affeziono anche alle persone in realtà, così dopo un giro di telefonate ho chiamato tutti i miei amici di qui e li ho riuniti nel mio giardino per un aperitivo che però è diventato cena, poi un dopo-cena e infine un andiamoalettocheèl'unaedomanidevolavorare che è durato almeno altri 30 minuti.
Però non c'erano proprio tutti. Qualcuno era già in vacanza, qualcuno, pur avendo impegni, è passato a salutarci. E' dalle cinque che saluto. Ma sempre con un arrivederci sennò mi veniva un nodo in gola, che, ehm, in realtà c'è stato. Ho già la nostalgia di questi posti. Tutti continuavano a ripeterci che per noi sarà meglio, ma che gli dispiaceva parecchio che andassimo via.
Il fatto è che con certe persone si crea un legame che non vorresti spezzare e sai che la lontananza non aiuta in questo senso.


Ci siamo ripromessi di sentirci, vederci qualche volta, organizzare le vacanze insieme... io lo spero, anzi ne sono convinta, perché se non si vuol perdere una persona ci si può impegnare per non perderla, non è impossibile. Solo che con tutte le persone conosciute e con le quali ho scambiato la promessa di "non perderci di vista" alla lunga è successo. Stavolta sarà diverso. Almeno con due di loro.

PS i miei vicini ci hanno fatto dei regali tenerissimi perché ci ricordassimo di loro. dispiaciuti per non aver passato più tempo assieme ma sempre scambiandoci saluti frettolosi e qualche volta una chiacchiera interrotta inesorabilmente da un figlio, uno qualunque.

PPS domani si parte!!!

mercoledì 13 luglio 2011

Scotch & Fresh








 
Fa caldo.
Troppo.
E tra lo scotch (non quello da bere :) gli scatoloni da riempire e la notizia dell'ultimo minuto: andrò alle superiori!!!
metterei volentieri la testa sotto il getto di una di queste fontane da cui sgorga acqua non fresca, di più!

Mi si rinfrescherebbero pure i pensieri.

PS ho ritrovato gli occhiali. il che vuol dire che ho perso qualcos'altro!?
vado a mettere la testa in frigo và.

lunedì 11 luglio 2011

mille a uno

Non vi ero mai stata ed era una meta da vedere: il luogo delle case dai tetti spioventi, dei balconi di legno sempre pieni di fiori, delle fontane di acqua freschissima, dei laghi e dei fiumi, degli abeti e dei larici, delle piste ciclabili e dei parchi, delle montagne... alte, altissime che sembrava mi guardassero facendomi sentire infinitesima e, in verità, mi incutevano un po' di timore e una sensazione che non so spiegare ma di una bellezza da mancare il fiato.


In controtendenza rispetto ai nostri amici abbiamo macinato chilometri su chilometri con due bambini piccoli che a onor del vero sono stati davvero pazienti a star dietro due genitori curiosi di esplorare l'esplorabile. Anche perché non avevano scelta. Qualche piccola lamentela, in realtà, c'è stata "i miei piedi sono stanchi di camminare" "andiamo nella stanza dove ci sono i letti?" "voglio tornare a casa dalle mie macchinine" ma erano del tutto lecite.




L'albergo era carino e oltre ad offrire una bella vista paronamica aveva ogni comodità: stanza giochi per i piccoli, piscina con idromassaggio, noleggio mountainbike e sediolini per i bambini, centro wellness con sauna, calidarium, pioggia tropicale con essenza naturale alla maracuja e cromoterapia,  tutto gratuito. C'era pure il wifi ma abbiamo scelto di fare una vacanza anche dalla tecnologia, giusto il minimo indispensabile.

Seguiranno dettagli e foto.

PS perché mille a uno vi chiederete. no? ve lo dico lo stesso:
-mille (e più) le foto che ho scattato (anche se altrettanti scorci non sono stati immortalati perché ero troppo presa a gustarmeli ma ora cosa darei per rivederli!)
-e uno perché per una cosa che ottieni una ne perdi e io ho perso i miei occhiali, non valevano molto ma mi stavano benissimo! ;)

mercoledì 6 luglio 2011

cose da Cat #3



-mamma, questo disegno è per te.
    -ma graaaaaaazie amore. ehrm... che cos'è?
- questa è la luna e questa è l'erba. 
    -mmmmmm....
-ma la luna è piena eh!!!


se lo paragono a quelli che fa di solito ...

 ...si capisce la sua precisazione =)

martedì 5 luglio 2011

e i miei ringraziamenti vanno a...

le nonne!

se non fosse stato per loro
non sarei stata tranquilla a lavoro anche fino a tardi,
non avrei risparmiato un bel po' di soldini (diciamolo!) ché le babysitter mica lo fanno per spirito caritatevole!?
non sarei stata per più di 15 minuti 15! sul divano a guardare telefilm mentre in camera un treenne ne teneva ostaggio una obbligandola a guardarlo giocare,
non avrei potuto sedermi in auto, sedile passeggero anteriore, senza dover fare acrobazie ogni due per tre verso il sedile posteriore,
e la lista potrebbe continuare ma aggiungo solo che,

una volta andate via,

non avrei dovuto rincorrere per casa Cat con il piatto in mano per farlo mangiare,
non avrei dovuto tenere miniCat sempre in braccio, e quando dico sempre intendo in ogni singolo momento della giornata,
non avrei dovuto fare un percorso di riabilitazione, tra l'altro non ancora terminato, per far capire a Cat che tocca a lui rimettere i giochi a posto,
e
non avrei dovuto far addormentare miniCat secondo il metodo dell'orsetto:






.....Salvatore l'orsetto lavatore lo devi dondolare se lo vuoi addormentare....





W le nonne!!

sabato 2 luglio 2011

mamma si nasce (anche)

Giorni fa leggevo il post di Nora e scrivevo un lungo commento che ahimè si è cancellato. Impossibilitata a riscriverlo sono andata avanti nei giorni seguenti con questi pensieri sul mamma si nasce o si diventa o entrambe.

Credo proprio che mamma si nasca (anche) e non lo si diventi solo perché si procrea. Mi spiego: ovvio che quando si dà alla luce un bambino automaticamente ti rispediscono a casa con l'etichetta *mamma* a prescindere dall'istinto materno, da se lo hai voluto o meno questo bambino, da se ti ci senti, ma mamma lo si può nascere e io lo nacqui ;)

Sin da quando ero poco più che una ragazzina, da grande mi vedevo attorniata da pargoletti paffutelli che si stringevano attorno a me. Ho sempre saputo che sarei diventata mamma anche se non sapevo quando e avrei tanto voluto avere un figlio\a quando avevo poco più di vent'anni solo che lo studio, le convenzioni sociali e i valori tramandatimi me lo hanno impedito; forse anche un po' di buon senso.

Poi è ovvio che ci voleva pure l'uomo giusto e qui non apro nemmeno il discorso. Fatto sta che quando, per fortuna, l'ho incontrato e ho scoperto che era quello adatto oserei dire perfetto per me cominciò ad insinuarsi nella mia mente malata che qualcosa di sbagliato dovesse pure averlo!
Andai così alla ricerca del difetto nascosto facendogli le domande più assurde (per fortuna era innamorato perso e la prese a ridere) fino a che un giorno gli chiesi di fare una visita particolare. A lui. Che odia medici, ospedali e aghi! Bè, l'ho detto che era innamorato perso? Bene, lo convinsi ad andare da un andrologo, mentre io sarei stata da una ginecologa, per un "tagliando preventivo".

Ero attorniata da amiche e cugine che avevano problemi ad aver bambini  così mi portai avanti pensando di anticiparmi casomai ci fosse qualcosa da fare in quel senso.

Non dò nulla per scontato. Era una cosa fondamentale per me e so di essere stata fortunata.

Ed è per questo che, quando la mia amica R. venuta a sapere che ero incinta da mia cugina (la quale mi raccontò sconvolta quale fu la sua reazione alla notizia) cominciò ad evitarmi come la peste fino a scomparire dalla mia vita per quasi tre anni,  quel pomeriggio dello scorso anno fui contenta di sentirla.
Tutti quelli a conoscenza della storia mi davano della scema per come l'avevo accolta dopo che mi aveva trattata a quel modo ma io la capivo. Non ce l'ebbi con lei neanche quando mi incontrò con il pupo nella carrozzina e non lo guardò salutandomi a malapena. Ho gioito con lei tutte le volte che è rimasta incinta e le sono stata vicina, seppure solo telefonicamente, altrettante volte quando è andata male. Se le avessi chiuso la porta quel pomeriggio non avrei potuto gioire con lei della bambolina che ora riempie le sue giornate e il suo cuore e avrei perso per sempre un'amica.

venerdì 1 luglio 2011

l'sms

Ieri ho salutato i miei colleghi che non lo saranno più, mi son piovuti addosso auguri! e congratulazioni! e come siete forunati! e mi dispiace che andate via ma son contento\a per voi! siete contenti? ecco, quest'ultima domanda è infida! te la buttano lì tanto per far conversazione. La mia faccia doveva essere molto eloquente perché leggevo perplessità nello sguardo di chi me la poneva.
Immagino che se fai una domanda di trasferimento e ottieni una risposta affermativa quantomeno ne sei felice, bè io no, o meglio non lo so.

Son trascorsi ormai dieci giorni dall'sms e solo ora ne prendo consapevolezza. Forse.

Sono spaventata. I cambiamenti mi spaventano; mi eccitano e mi spaventano contemporaneamente.

Stanotte ho dormito poco, non riuscivo a prender sonno (complice la maledetta tazzina di caffè delle 19,30) così ho preso un foglio e ho iniziato a scrivere ché mi aiuta a capire e mettere ordine nei miei pensieri.

Qui, nella nostra casetta, abbiamo trovato il nostro equilibrio.
Prima in due, poi in tre e infine in quattro: non è così scontato.

La domanda che segue alle facce perplesse è siete contenti di ritornare dalle vostre famiglie? altra domanda retorica. Ma un po' di affaracci tuoi? no dài, lo fanno per gentilezza. Credo. Il problema è che la gente crede di farti domande semplici perché danno per scontata la risposta e invece...

E' proprio questo il punto.
I rapporti umani son sempre complicati e se c'è coinvolgimento emotivo ancor di più.  Bisogna fare attenzione a trattarli con cura: sono passibili di incrinature.
L'equilibrio di cui sopra è stato semplice anche perché siamo solo noi quattro a distribuirci sulla bilancia. La prova del nove è stata la frase proferita da un treenne quasi al termine del soggiorno nonnesco ma quando va via la nonna? e la pace che regnava sovrana dopo la partenza.


Sono arrivata alla conclusione che se interponi dei chilometri i rapporti migliorano. Ne siamo un esempio io e mia madre. E poi vuoi mettere che quando le occasioni di rivedersi sono poche diventano automaticamente speciali. Tu diventi speciale e tutti ti riempiono di attenzioni perché non ti rivedranno per mesi. Non è una brutta sensazione ve lo assicuro.

D'ora in poi tutto sarà diverso. Gestire da vicino gli affetti, districarsi tra i conflitti che inevitabilmente si creeranno per una parola non detta o una detta di troppo. Non so se ce la posso fare.

Ricordo con un sorriso un'amica dell'università che parlava dell'imminente matrimonio con il suo ragazzo che vedeva uno\due giorni al mese. Io, ingenuamente, le chiesi se era sicura di volersi unire con uno che vedeva così poco e lei con tutta la naturalezza di questo mondo mi rispose che era perfetto! meno si vedevano e più andavano daccordo.
Un genio ;)

lunedì 27 giugno 2011

cose da Cat #2








-vieni Cat, guarda !


-ooooooh, wow. bella...
è proprio bella questa tartaruga gialla!



reazione1: -.-'

reazione2: LOL

venerdì 24 giugno 2011

MIDSOMMAR La festa di Mezza Estate

Oggi si celebra Midsommar, l'antica festa svedese dell'estate, di cui si tramandano storie romantiche e misteriose, una celebrazione della gioia e del romanticismo!

È il momento dei giochi, delle gare insieme ai bambini, dei balli, della musica, delle feste nei villaggi e nelle case. Nei giardini troneggia il midsommarstäng, l’albero di mezza estate, ornato di frasche verdi e fiori.
La leggenda vuole che nella notte di mezza estate le giovani non maritate usavano andare per i campi e senza proferir parola, raccoglievano un mazzetto da mettere sotto il cuscino, così facendo quella notte avrebbero sognato il loro futuro sposo.

Questa festa tradizionale si tiene a fine giugno e celebra il giorno più lungo dell'anno cioè il solstizio d'estate anche se i festeggiamenti iniziano sempre il venerdì successivo e perdurano per tutto il weekend.
Usano riunirsi in un luogo aperto, campagna o spiaggia, e fare picnic a base di acciughe, patate, salmone e fragole.
Le donne raccolgono 7 tipi di fiori diversi con cui faranno una corona e vestite di bianco danzeranno attorno al midsommarstäng, simbolo di fertilità.

A quanto dicono si beve. Tanto. 

Buona festa di mezza estate!




Noi abbiamo festeggiato, martedì 21. In Italia. Indovinate dove? :P

*è stata piuttosto una festa per i cuccioli anche se io ho festeggiato bevendo tanto succo di sambuco. hic.



OggiAMO

luglio 2010

non amo particolarmente l'estate. non è la mia stagione. sono più un tipo autunnale io. ho imparato ad apprezzarla solo negli ultimi anni.
però amo il mare. starmene lì ad osservarlo, in tutte le stagioni.
e le spiagge mi piacciono quando non sono affollate perché fondamentalmente sono egoista e voglio il mare tutto per me ;)
in estate amo:
passeggiare sul lungomare e ascoltare il rumore della risacca.
indossare vestitini svolazzanti e i miei adorati sandali.
le cene e le risate in giardino con gli amici.
la pelle dorata dal sole e i visi leggermente arrossati.
i falò sulla spiaggia.
guardare il mare al tramonto con i miei cuccioli che fanno da cornice.
riscoprirmi innamorata di Lui.

amo l'estate del 2005.


*da un'idea di Nina

giovedì 23 giugno 2011

cose da Cat #1



-dov'è il mio maialino blu?
-l'ho spannato!
-spannato? 

 vado a cercare sul dizionario...

*mi ha scremato il maialino


lunedì 20 giugno 2011

OLHA SÓ

immagine da flikr

E poi improvvisamente senti una calma interiore e certe cose non ti interessano più. 
Finalmente vedi ben chiaro quali sono le cose veramente importanti, quelle che ti fanno stare bene. 
Quelle piccole cose che sanno cambiare l'umore della tua giornata e strapparti un sorriso o una lacrima e di questo ringrazi.

Perché la vita è fatta di questo: emozioni.

sabato 18 giugno 2011

...

e poi pensi che vorresti cancellare tutto e sparire. o ripartire dall'inizio.

giovedì 16 giugno 2011

accade un giorno

che te la prendi comoda
che il tuo piccolino ti si è spalmato addosso impedendoti qualunque iniziativa corporea che non comprenda esclusivamente la vista
che il giorno prima hai fatto 5 lavatrici e hai una montagna di panni che aspettano paciosi e in bella vista di essere stirati
che sedimenti stratificati di polvere stanno lì ad indicare il trascorrere del tempo
che i tuoi figli hanno cosparso il pavimento di giochi e tu "vabbè li rimetterò a posto più tardi tanto li ributtano giù"
che hai rimandato tutti i propositi di casalinga perfetta a quando nel pomeriggio i caterpillar saranno a riposo
che tanto non aspetti visite

e

c'è una tipa davanti al cancello

[sarà una testimone di Geova, prendo il volantino e la liquido subito
mmmm è da sola... quelle viaggiano in coppia e porta i jeans: le testimoni di Geova NON indossano i jeans!
esattore delle tasse? naaaaaaa. però la faccia ce l'ha.
venditrice porta a porta? e di che? ha le mani vuote e ha parcheggiato malissimo.
oddio mi hanno mandato un'assistente sociale! porterà via i miei figli!
no via. sono ottimista. vorrà propormi un lavoro extra. ecco, sì. vabbé la riceverò in giardino. un po' di slalom tra scivolo, bici e macchinine la farò sedere su una sedia che non sia macchiata di gelato e me la cavo!]

"sono venuta per vedere la casa, è ancora in vendita?"

[pensieri omicidi verso theFM che non mi ha avvisata]

"ho provato a telefonare ma nessuno ha risposto"

[ah, ok. per il momento i miei figli non resteranno orfani di padre
ma ma ma, e ora? che faccio?]

A. le chiudo la porta in faccia

B. no, l'abbiamo già venduta

C. sono la babysitter, i signori non sono in casa e non ho il permesso di aprire a nessuno

martedì 14 giugno 2011

svegliati

a te che passi il tuo tempo davanti al pc
a te che sottrai questo tempo ai tuoi figli
a te che i tuoi figli crescendo non vorranno più stare con te
a te che quando vorrai vederli crescere sarà troppo tardi
a te che chi hai di fianco invecchierà e non avrai goduto della sua giovinezza
a te che pensi di aver tanto tempo per recuperare
a te che invece ne hai già perso abbastanza
a te che ormai hai quasi perso l'uso della parola e dei pensieri
a te che mancheranno ricordi di questi anni
a te che li hai inesorabilmente persi su una tastiera

domenica 12 giugno 2011

si v(nu)ota sì

"ora devo andare a votare e i piccoli non possono venire quindi tu mi aspetti qui, ok?"
"stai via fino a cinque?"
"no, fino a uno. sarò velocissima!"

"mammaaaaa! sei tornata!"
"visto?! ho fatto presto"
"hai fatto fatto il bagno?"
"???"
"il bagno! in piscina!!"
"...che piscina?"
"in piscina, a nuotaaareeee!!!"
"...aaaah!"

sabato 11 giugno 2011

BABEnto

Porto spesso i cuccioli fuori, tanto che quasi ogni giorno Cat mi chiede di pranzare al parco ma spesso anche la merenda la consumiamo all'aperto anche solo sul balcone o meglio ancora nel nostro giardino :)


Perciò sono abituata a preparare ciò che altri chiamano bento e io... bè non lo chiamo, almeno finora.



Il soggiorno delle nonne è terminato lunedì e questa settimana ci siamo organizzati meglio che potevamo per andare al lavoro e tenere i bambini visto che abbiamo infin deciso di non chiamare alcuna babysitter (leggasi estranea) per questi pochi giorni. Un giorno a testa siamo rimasti a casa e ieri, che è stato l'ultimo giorno di scuola, li abbiamo portati con noi. Tutta la family a festeggiare insieme agli alunni.
L'unico problema era il pranzo per miniCat.



MiniCat ha 13 mesi per cui gli preparo ancora pappe e\o pasti adatti alla sua età anche se ormai preferisce ficcare le manine nei nostri piatti e mangiare (con gusto) ciò che mangiamo noi.

Nonostante ciò cerco di fargli mangiare comunque cose sane spesso fatte da me, il che non so se sia sempre meglio visti i pasticci che combino!





Per il pranzo di ieri ho pensato a queste ricettine semplici che possono essere preparate la sera prima -visto che ieri ho dovuto, sigh, svegliarli alle 6,30- e che trovo comode se si è fuori casa perché non c'è bisogno di posate.

Nel BABEnto [BABE+BENTO] ci ho messo:
tegolini (buoni anche per i grandi), stelline da sceriffo (dipende dai gusti) e cuori di mela che, non avendo separatori per bento ho inserito in una graziosa e colorata bustina per alimenti di IKEA.
A parte, ciliegie dall'albero del nonno :)


TEGOLINI
¥     1 albume
Frullate insieme tutti gli ingredienti. Posizionate un foglio di carta forno sulla teglia forno e con un cucchiaio versate 12 mucchietti del composto distanziandoli bene tra loro.
Con il retro del cucchiaio schiacciateli leggermente.
Cuocete nel forno preriscaldato a 180 °C.
Se preferite potete cospargere i tegolini con semi di sesamo (come ho fatto io) prima di infornare oppure aggiungere 6 olive snocciolate nell’impasto di base.
¥     50 ml di farina
¥     25 ml di olio
¥     sale

STELLINE DA SCERIFFO
¥     1 zucchina
Grattugiate la zucchina, unitela al latte e portate a bollore.
Unite il semolino e un pizzico di sale e portate a cottura.
Versate su un piano, stendete sottilmente e lasciate raffreddare.
Con uno stampino a forma di stella ritagliate dei medaglioni che disporrete su una teglia.
Mettete al centro della stella un pezzetto di formaggino e infornate qualche minuto.
¥     200ml di latte
¥     semolino
¥     2 formaggini



Con questo post partecipo al contest Via col Bento
di Carolina e Elisa che ringrazio per aver prorogato la scadenza, vista la mia incertezza nel voler partecipare (se andate a sbirciare le altre capirete perché) e il mio essere perennemente in ritardo!

mercoledì 8 giugno 2011

ti voglio bene

è risaputo che sono la sua fidanzata,
che ci abbracciamo spesso
e che mi sussurra paroline dolci.

qualche giorno fa, abbracciandomi, mi dice:

"lo sai che ti voglio bene?"
"sì! [abbraccio] anch'io ti voglio bene"

"quanto?"
"...tantissimo. così! [stritolamento]"

"io invece ti voglio bene fino all'H"
"..."

ho perso.
ma non era: ti voglio bene fino a 10?
hanno già inventato un nuovo modo di dire e io non lo sapevo. mi sento improvvisamente vecchia -.-

giovedì 2 giugno 2011

il mio blog è CO2 neutral



Sono molto sensibile riguardo l'argomento ambiente e quando ho letto di questa interessante iniziativa mi son detta che non potevo non partecipare e non divulgarla.

martedì 31 maggio 2011

io canto

ho latitato, pure troppo. ma ho dovuto. in realtà mi sono autocensurata, consapevole che avrei scritto solo lamentele. la convivenza è dura. molto. e se già dopo 20 giorni con la propria madre riesci a sopravvivere aggiungicene altri 15 con la suocera... non aggiungo altro.
qualcuno mi ha già beatificata.
aggiungo doverosamente la beatificazione delle suddette nonne che mi hanno permesso di andare a lavoro con la certezza di aver lasciato i miei pargoli in mani sicure. bè, più o meno.


mercoledì 18 maggio 2011

chi va per internet...


gli ultimi quindici giorni hanno raccolto tutte le mie energie e, oltre alla difficoltà di riuscire a trovare qualche minuto di pace per scrivere, questo doveva conciliarsi anche con il farlo di nascosto. perché? ovvio. perché a casa c'è mia madre che mi ha rimbrottato persino quando al pc preparavo una lezione in power point da presentare ai miei alunni.
lei ha un'avversione verso internet e il computer in generale; lo vede come il MALE. sì sì. dice proprio così -.-

lunedì 9 maggio 2011

i cuori rossi

scena #1: braccia al collo, bacio sulle labbra, occhi chiusi.

scena #2: braccia al collo, bacio sulle labbra, occhi aperti (i suoi).

sguardo sognante (il mio) faccia interdetta (la sua).

domenica 8 maggio 2011

da figlia a madre

non ho mai avuto un buon rapporto con mia mamma. quando sento i racconti di quelle che con la propria madre condividono tutto e a cui dicono tutto a me sembra strano, forse perché per quanti sforzi faccia proprio non mi riesce.
adoro il rapporto alla Gilmore girls ma non è realtà. mi consolo così. e credo che le altre abbelliscano solo un rapporto che nasconda le naturali conflittualità che per me son comprese nel pacchetto madre-figlia. ho sempre promesso a me stessa che, semmai avessi avuto una figlia non avrei fatto gli stessi sbagli (o quelli che per me erano tali) di mia madre, sempre convinta di essere io nel giusto.
a ripensarci oggi ancora ricordo quei sentimenti di frustrazione che provavo nel vedere ignorati  i fiori e i cioccolatini che le regalavo e nonostante questo non ho mai smesso di regalargliene.

domenica 1 maggio 2011

uno


stringo a me il tuo corpicino morbido
annuso il tuo profumo di bambino
abbraccio la tua vitalità

mi stai sempre vicino ma penso che è troppo poco il tempo
per godere della tua tenerezza
per osservarti mentre alzi le tue braccine appena tuo fratellino ti canta una canzoncina
per guardarti che mi cerchi con lo sguardo e tendi verso di me
per vederti crescere

amo le tue manine con le fossette quando saluti
amo le tue guanciotte delicate mentre mangi
amo i tuoi riccioli morbidi illuminati dal sole
amo i tuoi dentini piccoli quando fai le smorfie
amo il tuo musino delizioso quando dici UUH e con l'indice indichi ciò che vuoi
amo i tuoi occhi profondi che scrutano il mondo
amo il tuo peso quando ti abbandoni sulla mia spalla e ti stringi forte a me
amo il tuo sorridere sempre

sabato 30 aprile 2011

un anno fa. oggi.

a quest'ora ero in ospedale, a Firenze, dinuovo, dopo quasi tre anni... dopo aver fatto tutti i dovuti controlli mi facevano adagiare sul lettino, nella stanza adiacente a quella che mi aveva già ospitata una volta... tutti si preoccupavano ma io stavo bene, davvero. stavolta però ero accanto alla finestra. mi piace stare al finestrino quando viaggio, in pulman, in treno e pure in aereo, anche se è il primo volo (temeraria!).
quindi in questo mio soggiorno potevo godere di una vista su una piccola collinetta verde con una casina sulla cima e tanti cipressi, a valle un varco per passeggiare e quasi sempre c'erano ragazzi in bici, signore con il cane o nonni con nipoti. bello. mi sembrava quasi di essere in vacanza. quasi.

venerdì 29 aprile 2011

Will & Kate

è stato criticato come ogni matrimonio che si rispetti, dove, si sa, gli invitati e non hanno SEMPRE qualcosa da ridire: dai capelli della consuocera al contorno della seconda portata di pesce...
se non hai critiche al tuo matrimonio
A. hai parenti\amici omertosi (nessuno te lo dice in faccia che alla zia Geppina non è piaciuta la bomboniera)
B. è stata una festa così insulsa che non ne valeva la pena. 
fatto sta che a me, datemi della bacchettona, romantica, sognatrice, è sembrata una favola.
e non avevo nemmeno il coraggio di dirlo apertamente fino a che non ho visto questa...

ritorno all'ovile

il rientro dalle vacanze se da un lato è stato un sollievo dall'altro è stato avvilente dover rimettere in carreggiata i bambini che, si sa, bastano anche solo due giorni in un ambiente diverso dal loro e ti cambiano completamente i connotati. 
io ci provo a renderli elastici e adattabili ma evidentemente loro preferiscono essere abitudinari. non che li obblighi ad orari e luoghi improbabili tipo locali in ore notturne ma li porto sempre con me quando e se usciamo, non fosse altro che non saprei a chi lasciarli. volevo adottarla una nonna part-time- davvero. ma non so ancora come si fa :)
io e theFamilyMan abbiamo spesso diverbi sull'argomento: lui è per restare a casa, salvo strette necessità, premunendo catastrofi mentre io sono per la flessibilità e per abituarli a star fuori casa onde evitare di esser schiavi degli orari nonché delle catastrofi che avverranno di sicuro quella volta che sarete costretti a portarveli dietro e loro sono sconvolti dalla novità. detta così può sembrare una crudeltà ma io organizzo tutto pappa-nanna-giochi per loro ma soprattutto per non sentirmi dire l'urticante "te l'avevo detto!"

mercoledì 27 aprile 2011

nessun posto è come casa

ieri siamo tornati (finalmente) a casa. non so voi ma a me le feste stressano.
sarà che per noi le feste comprendono i viaggi a\r sull'A1 che mi stancano anche se a guidare non sono io;
sarà che durante le feste si mangia tanto;
sarà che se poi aggiungi che le mamme non le vedi da mesi e vogliono compensare questo gap con il cibo... è un lavoro non indifferente riuscire a digerire (e non ho detto smaltire!!) tutte quelle calorie... ho ancora la pancia gonfia che sembro incinta di 4 mesi -.-'
nel viaggio di ritorno abbiamo già fatto propositi di dieta detox... che poi non seguiremo -ovviamente- vista la mole di  cibo made in Sud che siamo riusciti a caricare ma i buoni propositi bisogna farli per mettersi in pace con la coscienza ;)

il viaggio all'andata è andato. nel senso che per la maggior parte del tempo son riuscita a intrattenere i cuccioli con canzoncine (un mini tv con accesso usb aiuta molto) e biscottini più il santo sonnellino di 2 ore!
il viaggio di ritorno è iniziato bene ma poi eccolo: l'avviso "code a tratti fino a... " ripetuto ogni volta... era meglio se scrivevano "coda a tratti su tutto il tuo tragitto" facevano prima e non ti ispiravano false illusioni.
che poi la ragione delle code a tratti io non sono mai riuscita a spiegarmela: dopo km completamente fermi o a singhiozzanti passi di lumaca ad un certo punto la strada è magicamente libera per poi rifermarsi del tutto dopo mezzo km e io mi chiedo ogni volta: "ma chi è quello stronzo che sta davanti alla coda? e perché ci blocca tutti?" boh!

per non parlare di quelli che usano la corsia d'emergenza e puntualmente ci chiediamo come mai nessuno li ferma! tempo 2 minuti a Cat viene da far pipì, e siccome lui te lo dice quando è già lì lì per farla e spesso LA FA dovevamo correre ai ripari. subito. così visto il cartello "area di sosta 250 mt" decidiamo di percorrerli -sulla corsia di emergenza, of course- per fargli svuotare la vescichetta incontinente ma.... non appena ci fermiamo ecco un lampeggiante e un "questo non si fa!" e ti pareva che non beccavano noi  >.< ed era un'emergenza vera!!
lo dicevo io di prendere una bottiglia e fargliela fare lì. che dire? quando hai un maschio e sei impossibilitato a cercare un bagno di emergenza un contenitore (meglio se richiudibile) aiuta davvero ;)

più tardi l'incontinente era la sottoscritta e in tal caso non andava bene né un contenitore (a meno che non fosse molto largo né l'area di sosta... poi io so aspettare così uso i bagni dell'autogrill che hanno pure il sapone e l'asciugamani ad aria calda =) l'unica nota stonata era quella biondona in stivali taccati e gonna perfettamente truccata e pettinata che mi faceva sentire completamente sciatta ehmm forse lo ero con i miei capelli arruffati, la maglina sgualcita e lo sguardo assonnato e senza trucco. ma sono solo io che quando viaggio cerco di star comoda e di dormire figliolame permettendo? la prossima volta metto i tacchi anch'io, non prometto di non esser spettinata ma almeno quando farò le acrobazie in auto per recuperare giochi-acqua-biscotti&co per non parlare di quando passerò sul corpo di theFamilyMan per uscire dall'auto almeno lo farò con eleganza ;D

mercoledì 20 aprile 2011

losaicché?

-"maaammmaaaa... maaaaammmmmaaaa"
-"che c'è?"
-"losaicché... [........].... io ho sete."
- [bicchiere d'acqua]


mi giro di spalle e...

-"maaammmaaaa... maaaaammmmmaaaa"
-"dimmi..."
-"losaicché... [........]....mi metti i caaartooooni?"

-[playhousedisney]

faccio mezzo passo e...

-"maaammmaaaa... maaaaammmmmaaaa"
-"sìììì...."
-"losaicché... [........]....voglio un po' di pane" 
-[fetta di pane]

riesco a fare due passi(!!) e...

-"maaammmaaaa... maaaaammmmmaaaa"
-"che c'è?"
-"losaicché... [........].... io ho ancora sete."

- [altro bicchiere d'acqua]
 mi chino a raccogliere un calzino e...

-"maaammmaaaa... maaaaammmmmaaaa"
-"uhmmm...."
-"losaicché... [........]....ora voglio giocare con le macchinine"

-[tutto il parco auto]

 cerco di dileguarmi il più velocemente possibile e....

-"maaammmaaaa... maaaaammmmmaaaa"
-"ufffff...  che vuoi?... (-.-)  ..."
-"losaicché... [........]....io...[.....]... io ti voglio tantissimo bene!"

-[♥]













domenica 17 aprile 2011

mercoledì 13 aprile 2011

I'm 27

                                                  
stanotte non riuscivo a prender sonno, anche se era tardi. anche se ero stanca...
in realtà avevo voglia di parlare ma l'unico mio possibile interlocutore era stremato e se n'è andato a braccetto con Morfeo lasciandomi al buio in compagnia dei miei pensieri.

ieri sera c'è stata un'uscita per me diversa dal solito (e vorrei dire!) non fosse altro perché ero l'unica che non vive ancora con i genitori o in un appartamento tutto suo... ah e anche l'unica ad avere figli e una fede al dito. ecco. per il resto mi mimetizzavo bene ^^

lunedì 11 aprile 2011

vado ....e torno

mi rendo conto solo ora che son passati giorni dall'ultimo post. in realtà ne avrei scritti ma non ho pubblicato. perché? non so perché? ah, sì. sono a metà. non li ho finiti.

ho avuto mille e mille pensieri.

mi sono trascinata per casa senza aver voglia di far nulla.

poi ho realizzato due cose:

A. sto per ritornare a lavoro o.O
B. si avvicina l'ora del trasferimento

è che a me i pensieri pesano come macigni e mi stressano. e mi stancano. più che se avessi corso una maratonda. sì, maratonda. quella di Alice. in circolo che ti snerva perché non ha un finish.

diciamo che il punto A non è poi così negativo. uscire di casa per andare a sentire  20 ragazzotti che berciano e avere a che fare con la segretaria antipatica, il custode stralunato e l'addetta alle fotocopie che definire pittoresca è un vero complimento... beh, ora come ora non mi dispiace. anche perché non è a loro che penso adesso....
è che mi viene pure un po' da ridere se penso che io e theFamilyMan saremo colleghi!!!

se vi sembra un post a metà non vi preoccupate, lo è.

vado.

mercoledì 6 aprile 2011

il tempo passa per tutti (?)

-"pronto. cucciolottopiccolinotesoromioamorebello di nonna!"

-"nonna lo sai che sei vecchia!"

-"... eh. come? ma no. nonna è triste se dici così..."
-"ah. ma non hai ancora il bastone, pero'... "
come ti recupero una gaffe.


martedì 5 aprile 2011

sono una perdente

ieri ho perso un post... non so ancora chi, come,dove..???
passata l'arrabbiatura del momento adesso mi dico: non importa.
ho imparato(?) a convivere con le perdite soprattutto quelle che non puoi più recuperare.
star male. a che serve?
cioè. me ne autoconvinco. o almeno ci provo.

domenica 3 aprile 2011

e poi arriva lei




riaffiorano ricordi che ti prendono nella pancia.... come scendere in rincorsa da un dosso

un vuoto. un'apertura. nel cuore. nella mente.


e tutto acquista un colore diverso.

martedì 29 marzo 2011

A Bi Cip


ti ritrovi la TL invasa di link a siti che ti spiegano servizi integrati in altre applicazioni, strumenti da implementare in siti personali, aggiornamenti dei plugin... eeeh??? e invece ti  stai semplicemente chiedendo cos'è un FF o un DM... è che son cose (che sembrano) così ovvie e banali che nessuno ci pensa a spiegartele. dopo 4 mesi che uso twitter e aver letto sulla mia TL alcuni tweet di gente spaesata (sì, devo dirvelo, perlopiù son le donne -.-), credo sia ora che qualcuno si prenda la briga di scrivere certe cose che ho durato fatica a capire se non col tempo e sbagliando, of course!

lunedì 28 marzo 2011

fine marzo







sarebbe stato proprio un bel weekend...

free


stanotte ho parlato con il mio Grillo Parlante.
ne è nata una discussione che mi ha portato a riflettere per tutta la notte o quasi. l'argomento in questione sono stati i Social Network il loro uso e le conseguenze che possono avere sulle persone.

venerdì 25 marzo 2011

quel pizzico di follia

cStasera, ritornando a casa, non mi sono fermata ad uno stop.
Per un pelo non c'è stato un incidente... e sarebbe stata colpa mia.
Non so cosa m'è preso... io l'altra auto l'avevo vista ma sono andata dritto.
Ho rischiato. Mi è andata bene.
Qualche metro più avanti, lasciandomi dietro il tizio che sfogava la sua ira sul clacson,  ho iniziato a riflettere: lo faccio spesso, anche se so di potermi fare del male, mi butto. E non mi riferisco solo a questo tipo di episodi, lo faccio anche nei sentimenti: non è masochismo; non è scelleratezza; non è voglia di onnipotenza. Certo, mi piacciono le sfide -specie quelle che so di poter vincere ;)- ma credo si tratti semplicemente di follia. Quella follia che abita in tutti noi: qualcuno la controlla, qualcuno pure troppo fino a farla esplodere tutta d'un colpo e chi invece ne rilascia quotidianamente un po'.. bè credo che stasera me ne sia scappata un pezzetto di troppo....

alla radio ascoltavo questa


quindi forse stavolta è solo colpa di Eminem...

mercoledì 23 marzo 2011

riconoscimenti


da quando è arrivato miniCat abbiamo subìto una rivoluzione in casa ma anche negli affetti: theFamilyMan mi ha candidamente confidato che non sentiva suo questo bambino. non malignate, non in quel senso ;)

martedì 22 marzo 2011

Prima Vera


son sempre qui, rintanata nella mia casetta e nei miei pensieri.
mi sento come un orso in letargo, nessun dispendio di energie, il minimo indispensabile -anche perché le energie me le risucchiano completamente i miei cuccioli- e non ho nessuno slancio per fare la più piccola cosa, mi limito a spostare i mobili come se questo potesse cambiare la situazione o potesse far spazio nella mia mente...
le intenzioni ci sono, di progetti ne faccio ma... aspetto che arrivi la voglia(?), la forza(?), la primavera(?) per risvegliarmi da questo torpore e ricominciare a vivere... troppi punti interogativi. come sempre del resto. sarà che mi pongo troppe domande; forse perché non ho le risposte che vorrei.

del resto sono incontentabile o meglio ho standard elevati e son difficile e complicata per i più.

ecco. ho svuotato, parzialmente, la mia testa.

lunedì 21 marzo 2011

che farai di bello questo we?

 venerdì mattina faccio il giro dei miei blog preferiti e mi ritrovo a fare A list for this weekend... dalla mia amica Carolina; 

ci penso un po' su ed ecco la mia lista ... che poi io, dopo due figli, non ho ancora imparato che programmare qualcosa è perfettamente inutile:

  1. non ho potuto biscottare (poi capirete perché e cosa me lo ha impedito)
  2. il sole, sì certo, non era solo però...
  3. la festa rimandata causa festeggiata ammalata c.v.d.
  4. non ho avuto tempo per pensarci

ecco la causa:

domenica 20 marzo 2011

allattamento al seno come smettere


l'ho googlato.
bla bla bla... coinvolgente sotto il profilo emotivo, rafforza il legame, bla bla.. impatto del latte materno sull’intelligenza.....  bla.
Concordo con tutto o quasi ma qua sta diventando insostenibile e io non mi capacito di come ancora nessuno dia un metodo su come fare.

sabato 19 marzo 2011

Love story



Lei.
Quando ama lo fa per davvero, ci si butta a capo fitto nelle relazioni. Si è messa a nudo e non lo aveva mai fatto se non quella volta, per amore… la prima storia, intensa, intensissima.
Lui la cercava, la desiderava ardentemente e lei… viveva solo per lui. Gli aveva dato tutto, si era svuotata completamente. Poi lui se n'era andato lasciandola senza più cercarla, nemmeno una volta. Ma in fondo a lei stava bene. Si sentiva sollevata.
Così finiva, dopo quattro mesi.
Tre anni dopo....